“Cercando una coerenza e una poetica comune in tutte le tecniche artistiche e le  forme espressive che ho usato finora (la fotografia analogica e la pittura astratta degli anni 70 (iperfantastico), la scultura, la pittura materica, il figurativo di oggi) la trovo nell’andare in una direzione contraria alla corrente più facile del momento. Nel 2005 (quando imperavano performance, installazioni e video all’insegna delle trovate sensazionali) mi avvicino alla pittura tradizionale con il nudo maschile senza voler fare nessun tipo di azione provocatoria ma tale è apparsa solo perché i miei modelli non erano esattamente quelli del tipo  usato  nelle accademie. E anche adesso con il nudo femminile, quello che propongo  nei miei quadri è un concetto di bellezza che salta i canoni imposti da pubblicità e mass media. Enfatizzo volutamente il lato più intimo, oscuro e dolente dei miei soggetti  catturando l’interiorità più che la bellezza estetica… e sì, voglio disturbare  l’osservatore invece di compiacerlo con virtuosismi seduttivi, voglio scuoterlo con quadri più vibranti che belli, più inquietanti che rassicuranti!”.

Ersilia Leonini nasce a Firenze il 22 maggio dove vive e lavora. la sua formazione artistica inizia presso l’ex Istituto Statale d’Arte Duccio di Buoninsegna di Siena dove si diploma in pittura.

Parallelamente si dedica allo studio della fotografia presso il Centro studi Tecnico-Cinematografici di Firenze, diventando fotografo professionista. Approfondisce in seguito lo studio della storia dell’arte presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’università di Siena. Compie anche studi di fashion design presso il Centro Diffusione Moda di Torino. In seguito,nel 2003, frequenta la scuola di nudo “Laborarte” a Firenze.

Inizia la sua carriera artistica giovanissima, nel 1977, quando sviluppa con il gruppo “Iperfantastico” un genere di pittura che vuole prendere le distanze dall’iperrealismo allora imperante. E’ in questi anni che, oltre ad ottenere la prima mostra personale a Siena, si distingue nel 1979 vincendo il 2° posto al premio Rana D’oro con un quadro di genere Iperfantastico.  Mantiene vivo anche il suo interesse per la fotografia in b/n con la quale, dice, “congela nel ritratto quel qualcosa di sfuggente che c’è dietro ad un volto”; raggiunge risultati di spicco sviluppando e stampando i suoi scatti nel proprio laboratorio fotografico. Nel 1974 vince il primo premio in un concorso nazionale bandito dalla rivista di settore “Fotografare”.

Si spendono sempre troppe parole per spiegare un’opera d’arte ma le parole sono spesso riduttive e c’è un limite oltre il quale arriva solo l’immagine. E’ semplicemente un’altra dimensione

Artista poliedrica e sempre tesa alla sperimentazione e all’innovazione, rimane affascinata dal mondo delle maschere e, dal 1982, si dedica professionalmente alla creazione di maschere artistiche in cartapesta, aprendo a Siena il laboratorio “Magamarindo”, stimolata dall’idea di “ottenere da un materiale come la carta, oggetti capaci di comunicare emozioni”.La poesia e la maestria con cui modella queste opere, le valgono collaborazioni stabili con botteghe veneziane per la realizzazione di costumi in occasione del tradizionale carnevale.

Non rappresento cose nuove, vorrei solo rappresentarle con novità percorrendo strade meno battute, più scomode. La ricerca non ha fine.

Raggiungendo fama internazionale, nel 1984, è selezionata con un ristretto numero di artisti italiani, per effettuare una tournèe dimostrativa negli USA tenendo seminari ed esposizioni. Dopo aver dedicato anni all’evoluzione plastica ed espressiva delle maschere ormai divenute grandi sculture, le cui forme interagiscono con corde, canne e altri materiali, si trasferisce a Firenze e torna alla pittura con nuove sperimentazioni che danno vita a collages materici su tavola di grande impatto estetico che espone in varie gallerie di San Gimignano dove vive dal 1998 al 2000. E’ qui che  per la prima volta, sente l’esigenza di confrontarsi con la realtà che la circonda usando tecniche classiche come l’olio su tela. E di nuovo la sua attenzione cade sulla figura umana, il volto, il nudo e in particolare quello maschile. Come lei stessa spiega: “all’inizio di questo mio periodo figurativo, ho scelto di ritrarre uomini nudi (scelta impopolare e poco commerciale), semplicemente perché trovavo l’umano la cosa più interessante tra quelle che avevo intorno e, tra gli umani, la figura maschile quella meno indagata e sfruttata.”

All’inizio di questo mio percorso figurativo ho scelto di ritrarre uomini nudi (scelta impopolare e poco commerciale), semplicemente perchè trovavo l’umano la cosa più interessante tra quelle che avevo intorno e tra gli umani la figura maschile quella meno indagata e sfruttata. Erano uomini tranquilli e rilassati su un divano o una poltrona ma ..hanno scatenato valanghe di critiche e mi sono resa conto di quanto il nudo maschile fosse disturbante per i più. Ancora oggi mi interrogo sul perchè.

Alcuni quadri si presentano con un aspetto quasi bruto, complessivamente non rifinito; questo deriva da una sua precisa volontà di espressione e va a generare un contrasto con la minuziosità dei piccoli particolari estremamente definiti e composti che si ritrovano in ognuna delle sue opere . Ersilia dimostra una forte inclinazione verso l’espressione con vari tipi di tecniche, dalle classiche per estendersi verso ogni tipo di sperimentazione e ibridazione  spingendo il medium pittorico fino all’estremo in tutta la sua versatilità ed integra liberamente nelle proprie opere tutto ciò che è riflesso della sua ispirazione: collages di materiali eterogenei, ritagli di giornale, stickers adesivi, vernici spray, foglia oro. Secondo il critico d’arte Roberta Fiorini, un tratto fondamentale di Ersilia è una: ”assoluta libertà compositiva che prelude qualsivoglia standardizzazione stilistica, privilegiando in ogni opera la valenza di un’incontro singolare”. Nei suoi ritratti scandaglia profondamente la psicologia dei soggetti e il suo inconscio si rispecchia nel quadro almeno quanto le sembianze del soggetto ritratto.

Si dice che esprimere i tormenti dell’anima sia un modo per tenerli sotto controllo, per esorcizzarli e l’artista in questo è un privilegiato.

Ersilia Leonini vanta una fervida attività espositiva con numerose mostre nazionali e internazionali e, ultimamente un’imponente commissione pittorica per una collezione privata che la porta spesso a lavorare a Parigi.

Ersilia Leonini was born on the 22nd of May 1955 in Florence, where she lives and works. Her artistic education began at the Istituto Statale d’Arte Duccio Buoninsegna in Siena, where she took her diploma in painting. At the same time, she studied photography at the Centro Studi Tecnico-Cinematografici in Florence and became a professional photographer. She deepened her knowledge of art history at the Faculty of Literature and Philosophy of the University of Siena. She also studied fashion design at the Centro Diffusione Moda in Turin. In 2003, she attended the school of nude painting “Laborarte” in Florence.
She began her artistic career very early in her life. In 1977, with the group “Iperfantastico”, she developed a kind of painting that wanted to dissociate itself from the rampant hyperrealism of the time. In those years, she realized her first exhibition and won the 2nd prize in the award Rana D’Oro with a “hyperfantastic” painting. She also continued to keep up her interest in black-and-white photography: “In my photographic portraits,” she says, “I freeze the evasive hint that is hidden behind a face”; she reached outstanding results developing and printing her pictures in her own photographic laboratory. In 1974, she won the first prize in a national award announced by the magazine “Fotografare”.
Being versatile and inclined to experimentation and innovation, she was fascinated by the world of masks and, in 1982, she began to create artistic papier-mâché masks professionally and opened the laboratory “Magamarindo” in Siena; she was in fact stimulated by the idea of “obtaining objects that can convey emotions from a material like papier-mâché “.
The poetry and mastery she showed in modeling these works, allowed her to cooperate permanently with Venetian workshops to realize fancy dresses for the traditional carnival.
In 1984, she was also known abroad, being chosen, together with a small number of Italian artists, to perform a demonstrative tour in the USA including seminars and exhibitions. For many years, she has worked to the plastic and expressive evolution of her masks, which became large sculptures, whose forms interacted with ropes, reeds and other materials.
She finally moved to Florence and devoted herself again to painting. Her new experimentations produced material collages on panels of great aesthetical impact, which she presented in various galleries in San Gimignano, where she lived from 1998 to 2000.
In that period, she felt the need to interact with the surrounding reality using classical techniques, as oil on canvas, for the first time. Her attention was again attracted by human body, face and nude, male nude in particular. The artist herself says: “At the beginning of this figurative period, I chose to paint male nudes (an unpopular and unmarketable choice), just because I considered human being the most interesting subject I saw around me and, among human beings, male body was the less studied and portrayed.”
Some paintings have almost a brute and unfinished aspect; this represents a precise expressive will, which creates a contrast with the meticulousness of extremely defined and composite small details in all her works.
Ersilia has a strong bent to express herself through various techniques, from classic methods to every kind of hybridization and experimentation; she pushes the painting mean to the extreme of its versatility and she freely integrates her works with everything that is a reflection of her inspiration: collage of mixed materials, press-cuttings, stickers, spray paints, gold leaf. According to the art critic Roberta Fiorini, one of Ersilia’s basic features is “an absolute freedom of composition, which excludes any stylistic standardization and privileges the significance of an individual encounter in each work.” In her portraits, she deeply plumbs the psychology of the subjects and her unconscious is reflected in her painting as well as the features of the portrayed subject.
Ersilia Leonini has a lively exhibition activity including several national and international exhibitions and, lately, she has been assigned a huge painting commission for a private collection, which often leads her to work in Paris.